A carruzzella
Coming to Sorrento and taking a ride in a "wheeled chair" is
equivalent to going to Venice and not take a gondola ride. Ever since the Grand
Tour, when Sorrento was the destination of the most famous noble families in
Europe and overseas, even when traveling in a carriage, everyone left their car
and preferred to use local media to make sure you take this' essence of what
they were visiting.
In the late nineteenth century, Sorrento was one of the most famous resorts in Europe. So goodbye sedan, the most popular method in the first half of the nineteenth century was the wheeled chair, because with a “piastra” you could have one for a full day transport, instead half day cost only six “carlini”.
Today in the places of arrival, port and rail-station, bus and taxi stations, the wheelchairs - about half a dozen - are beribboned with their horses waiting for passengers near the monument dedicated to Torquato Tasso.
In a wheelchair
you can still travel the length and breadth of this city. The driver will act as your guide, and maybe will tell you about some princess from many
years ago. More than a panoramic ride, the wheelchair reminiscent of a dream, the dream of a romantic Sorrento from
another time.
The carriages and horses are maintained particularly well: the carriages repainted every year with floral or landscape scenes, the horses harnessed to party with special ear covers, sometimes richly embroidered, with bells, ribbons and trappings of brocade or satin which reverberate the color under the sun and gives the impression of being in a scene from another era, almost legendary, and it becomes easy to dream ....
The cab men, the first tourist guides, experts with anecdotes, legends, titillating gossip are an integral part of this tradition. From a wheelchair, you can admire incomparable scenery that changes constantly and is transformed by time for the many facets that the Gulf of Naples and the beaches of the coast offer depending on the position of the sun: gold, studded with a thousand mini-fireflies or starlets who have eyes to see the impression, glaring at noon and red-orange sunset.
Thank you Valeria for this post, we look for the next glimpse into Italian life.
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Try you skill in Italian:
Venire a Sorrento
e non fare un giro in carrozzella equivale all’andare a Venezia
e non farsi un giro in gondola. Fin dall’epoca del Grand
Tour, quando Sorrento era meta di rampolli delle più
note casate nobiliari europee e d’oltreoceano, quando si viaggiava ancora in
carrozza, tutti lasciavano la propria vettura e preferivano servirsi dei mezzi
locali per essere sicuri di cogliere l’essenza di quanto andavano visitando.
Sul finire dell’Ottocento,
Sorrento era una fra le più rinomate località turistiche d’Europa. Allora addio
portantina, il mezzo più usato nella prima metà dell’Ottocento è la Carrozzella,
in quando con una piastra se ne poteva disporre di una per una intera giornata;
mezza giornata costava invece sei carlini.
Oggi nei luoghi degli arrivi,
al porto e alla ferrovia, stazionano Bus e Taxi; le carrozzelle – circa una
mezza dozzina – sono coi loro cavalli infiocchettati in attesa di passeggeri ai
piedi del monumento dedicato a Torquato Tasso. In carrozzella è possibile
ancora percorrere in lungo e in largo questa città. Il cocchiere vi farà da
cicerone e, vi racconterà magari di quella certa principessa che ha conosciuta
tanti anni fa. Più che una gita panoramica la carrozzella vi farà rivivere un
sogno, il sogno romantico di una Sorrento d’altri tempi.
Le carrozze e i cavalli sono
particolarmente curati: le carrozze riverniciate ogni anno con decorazioni
floreali o paesaggistiche, i cavalli bardati a festa con speciali copri-orecchi,
a volte ricamati sontuosamente, con campanelli, nastri colorati e bardature di
broccato o di raso che riverberano i colori sotto il sole e si ha l’impressione
di trovarsi in una scena di altri tempi, quasi da leggenda, e sognare diventa
facile....
I vetturini, le prime guide dei turisti, esperti di aneddoti, di leggende, di pettegolezzi pruriginosi sono parte integrante di questa tradizione.
I vetturini, le prime guide dei turisti, esperti di aneddoti, di leggende, di pettegolezzi pruriginosi sono parte integrante di questa tradizione.
Dalla carrozzella si può
ammirare uno spettacolo impareggiabile, che muta e si trasforma continuamente
in base all’ora per quelle mille sfaccettature che il Golfo di Napoli
e le spiagge della costiera offrono a seconda della posizione del sole: dorato,
punteggiato da mille mini –lucciole o stelline che gli occhi hanno
l’impressione di vedere, abbagliante a mezzogiorno; rosso-arancio al tramonto.
E’ impossibile conoscere il
numero dei principi e dei regnanti “incarrozzati” come dicono i vetturini sui
variopinti calessi. Artisti, scrittori, poeti, nobili e raffinati giramondo,
oppure inebriati innamorati.
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